[DEBRIEFING] Double Tap 3

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steinerITA
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[DEBRIEFING] Double Tap 3

Messaggio da steinerITA »

PREMESSA

Innanzitutto vogliamo ringraziare il CD e tutti i compagni di squadra che ci hanno permesso di partecipare a questo bellissimo evento. Grazie per la fiducia che avete dimostrato, per i consigli , il materiale prestatoci e la partecipazione agli allenamenti. Senza il vostro supporto questo racconto non avrebbe avuto seguito.

PREPARAZIONE E PIANIFICAZIONE

Essendo questa la prima “missione” puramente sniper, la preparazione dell'equipaggiamento e gli allenamenti ci hanno catapultato in un mondo completamente nuovo. Particolare attenzione era rivolta al vestiario e alla pianificazione della giocata. Tutto quello che abbiamo imparato nelle recon è stato gettato alle ortiche e rivisto per affrontare al meglio questo particolare stile di gioco.
Il ruolo del cecchino ha sempre affascinato chi gioca a soft air, ma come sappiamo i nostri giocattoli sparano a 50 metri se si è fortunati, quindi niente scene da film dove si ingaggia un bersaglio a 800 metri nell'assoluta invisibilità. Qui abbiamo fatto grandi sforzi per apprendere i movimenti stealth ed acquisire la mentalità del venire a contatto ravvicinato con l' “avversario” senza sparare ed essere individuati.
Posso dire che la preparazione della GHILLIE è stato un ostacolo di non poco conto. Un po' abbiamo spulciato il manuale dell' esercito americano, un po' i consigli dei nostri amici di squadra. Dopo circa un mesetto di lavoro abbiamo ottenuto la nostra amata GHILLIE, che come vedremo avanti si è rivelata efficace e ben fatta.
Per le armi abbiamo optato per un VSR (gentilmente messo a disposizione da STRIKER) e l' HK MP5 del compagno PINI. Il resto dell'equipaggiamento comprende: Monocolo 50x, monocolo 8x, 2 radio, 2 gps, uno zaino per la coppia, 2 mappe della zona, una sacca d'idratazione, 2 bussole (che poi son diventate 3!!!), un panetto di c4, un cordino per strangolare, materiale per annotare informazioni, 2 telefoni cellulari per emergenze e foto, più cibarie varie.
Nel frattempo che si preparava il materiale abbiamo fatto ben 4 riunioni ufficiali per pianificare la giocata. Il team di preparazione comprendeva anche il compagno DOMENICO, che fungeva da riserva, ma che sicuramente ha dato un gran contributo alla stesura del piano e agli allenamenti a cui ci siamo sottoposti.
La missione prevedeva 7 obj a scelta di difficoltà variabile, durata del game 10 ore, navigazione completamente libera. Per la rotta e gli obiettivi da fare abbiamo tenuto conto del territorio (alquanto difficile) e del giro del Sole. Abbiamo pensato di avanzare con il Sole alle spalle, in modo tale da non essere accecati dallo stesso, mentre i nostri “avversari” lo avrebbero avuto diritto negli occhi. Inizialmente ci siamo prefissati di fare i seguenti obiettivi:
OBJ2 Area Search- trovare ed identificare dei codici alfanumerici posti su tabelle in una zona avente diametro di 200mt.
OBJ1 Area Search- trovare e rilevare le coordinate di una bandiera in una zona avente diametro di 300mt.
Obj3 – monitorare una carrabile sulla quale transita un mezzo della FIR. Raccogliere informazioni sul mezzo e occupanti, individuare punto di sosta del mezzo e minare con c4 suddetto punto.
Obj4- strangolare una sentinella rappresentata da un manichino.
Vediamo ora come si è svolta la gara...

NO SHOT NO KILL!

Finalmente siamo all'inizio della gara. Sono le 07:40, parcheggiamo nei pressi del punto di infiltrazione e completiamo la ghillie con la vegetazione presa sul posto. Siamo pronti, ci siamo preparati ed allenati, non possiamo non fare una bella gara.
Ore 08:40, partiamo. Ci dirigiamo verso il nostro WP1, per avvicinarci alla prima area search. Inizialmente camminiamo in coppia, poi lo svolgere degli eventi ci impone di cambiare tattica. Facciamo poche centinaia di metri e il cuore mi balza in gola. Davanti a me scorgo un qualcosa di rosso a circa 50 metri da noi. Comunico a Pini il quale si avvicina e stabiliamo che si tratta di una bandiera. In perfetto occultamento facciamo il punto con mappa, bussola e gps. Qualcosa non va, ci troviamo nei presso dell'obj6, il tiro sniper. La conformazione ostica del terreno ci ha fatto deviare. Decidiamo di svincolarci ma è ormai tardi, due elementi della contro si avvicinano a noi. Ci congeliamo e qui succede l'incredibile che poi si ripeterà più volte. I due della contro viaggiano fuori sentiero e battono la zona alla ricerca di qualcuno. Noi siamo a terra e i due ci girano intorno, sono a poco più di tre metri da noi. Sento dei passi alla mia sinistra, eccolo è lui, si ferma alla mia altezza, fa un cenno con la mano, che ce l'abbia con me?. All'inizio credevo che ci avesse scoperto, era troppo vicino, sembrava che mi guardasse e invece no, faceva cenno al suo compagno. Nel frattempo Pini lo tiene sotto tiro. Il cuore batte forte, come fa a non vederci? Dopo alcuni minuti si allontanano e lentamente strisciamo letteralmente all'indietro, piano piano, pochi centimetri alla volta. Ci rifugiamo in una foiba e decidiamo di cambiare tattica di movimento. Uno avanza di pochi metri e l'altro copre e osserva pronto a comunicare qualsiasi rumore o movimento sospetto, abbiamo capito che la contro setaccia il terreno e non sempre si tiene sui sentieri.
Dopo circa un' ora arriviamo al margine dell' Obj2, camminiamo nel silenzio più assoluto, sfruttando le zone d'ombra ed evitando le zone spoglie come la peste. Faccio un passo, altra forte emozione, qualcosa di bianco è tra gli alberi, abbiamo trovato i segnali alfanumerici!. Ci portiamo sotto un cespuglio e decidiamo di dividerci, io mollo il fucile e cercherò di avvicinarmi per leggere i cartelli. Non possiamo fallire, già arrivare li è stata un'impresa. La tensione sale, se mi scoprono avrò vanificato tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora. Esco dal rassicurante riparo offerto dal cespuglio e inizio a strisciare, faccio un metro ed ecco tre della contro che a 5 metri da noi passano sul sentiero. Comunico a Pini, aspetto che si allontanino. Riprendo a strisciare e mi rendo conto che il terreno non mi aiuta, grossi massi mi ostacolano e salire su di essi vanificherebbe la mia copertura. Sono ormai a 20 mt dalla radura. C'è movimento, la zona pullula di contro, alcuni sostano nei pressi dei cartelli altri girano intorno. La vegetazione non mi permette di vedere i cartelli, capisco che devo andare avanti, mollare ora significherebbe buttare via un'ora di avvicinamento. A un tratto mi ritrovo una scatola metallica a 20 cm dal mio naso. E' una bellissima bussola in metallo, sembra professionale, evidentemente qualche collega sniper sarà passato di lì. La raccolgo e la metto in tasca per poi restituirla al proprietario una volta giunti al debriefing. Mi avvicino ancora di più e finalmente leggo il primo cartello, comunico “Pini segna: B32, BOLOGNA TRE DUE”, “Fatto” mi risponde Pini. Mi sposto per vedere l'altro cartello, mi muovo pochi centimetri alla volta ma il terreno è tremendo, troppe rocce. Eccolo lo vedo “Pini segna C91” e lui “COMO NOVE UNO?”, “AFFERMATIVO, RIENTRO”. Faccio un movimento o due ed ecco la cosa più brutta che mi possa capitare, sento partire una raffica. I pallini impattano sulla roccia davanti a me e qualcuno passa al di sopra della mia testa. Credo di essere stato scoperto, poi altre raffiche vengono sparate intorno a me. Chiedo via radio a Pini sul da farsi, il quale però non mi risponde ed io stupidamente mi incavolo un po', senza sapere che aveva un tipo a un metro che era venuto a controllare. Passano un paio di minuti e i tipi la smettono di cercarci, avranno creduto di essersi sbagliati e di aver intravisto un movimento che alla fine non era nulla. Credo che sia capitato a tutti di veder qualcosa muoversi e poi invece non era nulla.
Beh in quel caso era uno sniper (io) che paralizzato dal terrore non si è mosso neanche quando i colpi erano vicini. Mi sono affidato alla ghillie e ho fatto bene. Finalmente torno indietro ma io e il compagno Pini ci siamo “persi”, nel senso che a 5 metri uno dall'altro non riusciamo a vederci. Poi ci ritroviamo e si decide di aggirare l'obiettivo a destra per vedere altri cartelli. Ci portiamo prima a destra, ma vediamo gli stessi cartelli di prima, quindi andiamo nell'altro quadrante dell'area e ripetiamo la stessa cosa di prima, solo che stavolta mi porto il fucile. Niente, i cartelli sono uguali, abbiamo fatto l'obiettivo. Nel mentre le contro passeggiano placidamente accanto a noi, ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Ci dirigiamo in una zona tranquilla e ci fermiamo a mangiare. Siamo galvanizzati, abbiamo fatto un obj impestato da contro e non ci hanno scoperto, per la prima volta che si fa una cosa del genere non è male. Dopo esserci ristorati partiamo alla volta dell' OBJ1. Dobbiamo attraversare la carrabile che è in pieno campo aperto. Guardiamo intorno e non c'è nessuno. Attraverso io per primo e con la coda dell'occhio li vedo, sono tre. Ci buttiamo nel fitto e corriamo per circa 150 metri, ci occultiamo in una macchia di roveti molto fitta. Ma eccoli sono qui che ci cercano, sento i rumori che si avvicinano, e un tipo mi sbuca davanti, è a due metri da me, lo sto puntando. Se alza il fucile lo colpirò, su questo non c'è dubbio. Lui scruta l'orizzonte mentre io sono inginocchiato all'altezza del suo stomaco, sto sudando e faccio una fatica enorme per rilassare il respiro affannoso, si gira e se ne va. Poi si sente” Sono scappati non ci sono più”, io in cuor mio esulto, ce l'abbiamo fatta anche questa volta. Poi una voce autoritaria dice “No no, devono essere qui...non esiste”. Si mette a scrutare nei cespugli “Eccolo li uno!!”, raffica, Pini si dichiara, mi intimano la resa e io mi arrendo, inutile perdere tempo.
Siamo un po' scoraggiati ora, abbiamo trovato uno che sapeva il fatto suo, uno con esperienza. Ma ci facciamo coraggio a vicenda e proseguiamo per il nostro obiettivo. Questa volta l'area di ricerca è più vasta, 300 metri di diametro, ma fortuna vuole che con la coda dell'occhio vedo una macchia rossa tra la vegetazione (a questo proposito credo che gli occhiali trasparenti siano migliori degli altri, per distinguere meglio le differenze di colori) . E' lei, la bandiera che cercavamo. Solito copione, si avanza strisciando ma questa volta la copertura che ci offre la vegetazione è minima.
Pini mi copre da dietro e io mi avvicino, elementi della contro girano nei dintorni. Verifico le coordinate del gps è fortuna vuole che la bandiera sia posizionata nel centro del cerchio dell'area search. Verifichiamo un paio di volte e siamo sicuri che le coordinate siano giuste. Strisciamo all'indietro e ci portiamo in zona sicura, la stanchezza ormai si fa sentire. A differenza delle recon non è stanchezza fisica ma psichica. Il parlare costantemente sotto voce, i sensi tesi ad ogni fattore estraneo all'ambiente, il camminare curvi, la costante vicinanza con l'”avversario”, mettono a dura prova i nervi.
Ci manca la carrabile da minare e poi è fatta, l'Obj sentinella è infattibile per il tempo non sufficiente. Ci avviciniamo al WP prestabilito quando vedo un tipo che ci viene incontro, solita paura ma dopo un 5 minuti buoni capiamo che è uno sniper senza ghillie!
Avanziamo ancora e vediamo una rotabile, finalmente ci siamo, non ci resta che aspettare la jeep e vedere dove si ferma. Ci appostiamo in osservazione, ma qualcosa non mi quadra, tiro fuori la mappa e capiamo che non è quella la rotabile che dobbiamo controllare, ce ne sono 2 parallele a poca distanza. Decidiamo di avanzare ancora, ma Pini prima deve bere. Benedetta sete che ci ha salvato un'altra volta. Faccio per alzarmi e due della contro passano sulla rotabile. Se Pini non avesse bevuto ci avrebbero beccato. Li lasciamo passare e ci finalmente troviamo la rotabile giusta. Ci appostiamo in un roveto e di nuovo tiro fuori la carta, la osservo e si inizia la partita a poker. Secondo il mio ragionamento la jeep si fermerà in un punto particolare della rotabile. Vedo un incrocio e una curva a gomito. Essendo tre i punti possibili di sosta sono sicuro che la curva a gomito sia uno di quelli. Ci portiamo in zona e tempo zero sentiamo il rumore di un motore. La jeep passa a tutta velocità e si ferma a 5 metri dalla curva. Sentiamo delle raffiche, evidentemente qualcuno è stato scoperto. Aspettiamo che se ne vada, il compagno Pini prepara il C4 e la Bandella. Ci avviciniamo cauti, io copro e lui piazza l'esplosivo a bordo strada contrassegnandolo con la bandella. Adrenalina al massimo, ce l''abbiamo fatta, il punto di esfiltrazione, la salvezza, la fine di questa dura avventura è a dieci metri da noi. Usciamo dal campo, è la fine, i nervi si distendono il sorriso ricompare sui nostri volti contratti dalla tensione. I compagni rimasti a casa saranno orgogliosi di noi, ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo fatto qualche errore ma siamo fieri del nostro operato e soprattutto siamo orgogliosi di fare parte dei CAMSHOT TEAM.

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BOIA
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Re: DOUBLE TAP 3 DEBRIEFING

Messaggio da BOIA »

Complimenti!!!
bellissimo debriefing e soprattutto ottima giocata!

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Domenico
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Re: DOUBLE TAP 3 DEBRIEFING

Messaggio da Domenico »

Bellissimo ivano complimenti!!!

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